giovedì 17 settembre 2009

Repetita iuvant

Torniamo a parlare della necessità di avere alberi in città (sani, curati e che possano diventare grandi) postando parte di un articolo tratto dal blog bioforestblog.wordpress.com che ripete (ma come tutti sappiamo ripetere giova : a comprendere, memorizzare e poi realizzare scelte conseguenti) argomenti già trattati sul nostro blog sui benefici che gli alberi apportano nelle zone urbane ed extraurbane:

1- un albero è in grado di fornire abbastanza ossigeno per 10 persone;
2- gli alberi possono avere un ottimo impatto su problemi di salute come asma, cancro della pelle e le malattie legate allo stress, per il fatto che filtrano l’aria inquinata, riducendo la formazione di smog, mitigano le radiazioni solari e ricreano un ambiente calmante e rilassante;
3 - piantare alberi rafforza il senso di comunità, offrendo alle persone l’opportunità di lavorare insieme per il beneficio dell’ambiente locale;
4- gli alberi possono farci risparmiare fino al 10% del consumo energetico grazie alla loro capacità di mitigare il clima;
5 - 1 ettaro di bosco mantenuto in buono stato può assorbire le emissioni di CO2 da parte di 100 automobili guidate per un anno;
6 - la proprietà immobiliare in una strada in cui ci sono degli alberi ha un valore per il 18% superiore a quello della medesima strada senza alberi (secondo uno studio effettuato a Chicago);
7 - gli alberi contribuiscono alla salvaguardia degli ecosistemi in città, donando riparo a una numerosa varietà di specie viventi;
8 - gli alberi riducono l’inquinamento acustico, fungendo da vere e proprie barriere per il suono;
9- gli alberi e gli spazi verdi in città diminuiscono sensibilmente lo stress.


venerdì 11 settembre 2009

All'Assessore non bisogna far sapere che le foglie di questa foto sono vere...
"L'estate comunque è più vicina di quel che sembra , armiamoci di termometri ed iniziamo a controllare la temperatura che sale, misuriamola e poi vediamo la differenza con quella dell'estate passata. Ci piacerebbe arrivare ad ottobre e dire "scusate ci siamo sbagliati!" Con queste parole terminavamo il post di Aprile "Quanti gradi in più ci saranno quest'anno nell'estate Romana?" Eh, ahimè mi sembra proprio di poter dire che non ci siamo sbagliati. Città divenute in pochi anni tropicali, alberi potati in pieno agosto (roba da rabbrividere) , asfalto e marciapiedi lastricati in continuo aumento. Turisti collassati dal caldo misto a nuvole di gas asfissianti che scappano (provocando vuoti incolmabili nelle casse dei commercianti) verso mete più fresche e vivibili. Una vivibilità possibile solo all'interno degli spazi condizionati (case, uffici, autobus, macchine, centri commerciali, tutti con l'aria condizionata) fuori invece l'inferno. Si può fare qualcosa ci siamo chiesti? E ' solo colpa dei cambiamenti climatici. Per dare risposte spesso serve guardarsi intorno e lo facciamo con questa foto stupenda di
in Brasile (paese si sa con temperature elevate). No, non è un fotomontaggio. Guardate gli alberi, i marciapiedi e la terra che hanno a disposizione per poter vivere alti e felici. Certo in questa via nessuno segue l'assurdo teorema di Stihl (è il nome della marca di motosega più famosa, leggera e affidabile, usata dai "matadores degli alberi"). un teorema che dice: gli alberi o i loro rami possono cadere? Che soluzione? Semplice li tagliamo. Pochi rami molta sicurezza. Teorema che nel tempo (anche breve) risulta fasullo visto che crea poi degli alberi malati e cariati che negli anni diventano pericolosi, instabili ed è poi necessario abbattere. In questa via nella quale si immagina che gli alberi siano curati e seguiti nel loro portamento e sviluppo certo cadrà ogni tanto qualche ramo. Gli alberi si sa sono esseri viventi e vitali per certi aspetti incontrollabili (come succede d'altronde per gli uomini) e talvolta può succedere che caschi un ramo. Però nonostante questo a nessuno degli abitanti che ci abitano sotto (che anzi sono orgogliosi e contenti della loro strada, vedi il link al blog degli abitanti cliccando sul nome della via) è mai venuto in mente di tagliarli e capitozzarli perchè così hanno una "strada sicura". Anzi, sono più che contenti di godere in estate della fresca ombra (gratuita ed ecologica) delle loro foglie (per non parlare poì degli uccelli che ci abitano sopra, con i loro concerti estivi spettacolari). Terreno ostico quindi: per Assessori ignari e in buona fede ; affaristi sfruttatori di biomasse; vivaisti interessati a proporre i loro ultimi modelli di alberelli da città. Le foto di questa via ci devono invitare a riflettere che una gestione degli alberi in città diversa da quella attuale sia possibile. E questo proprio per evitare che nei prossimi anni le città non diventino dei "deserti d'asfalto" invivibili e portatori di gravi malattie (polmonari,allergie, tumori, etc..) per gli abitanti che ci vivono. Guardate le foto seguenti e meditate.
Un'ultimo rammento storico. Diversi anni fa ( i nonni sopra ottantanni ancora se lo ricordano) qualcosa del genere succedeva in Via Veneto a Roma. I Platani della via (quella che sale da piazza Barberini all'Ambasciata Americana) si incontravano tra loro creando una fresca e piacevole galleria sotto la quale nei mesi caldi d'estate era piacevole passeggiare assaporando le bellezze di Roma.
Meditate, meditate e all'Assessore facciamo sapere che le foto di questo viale sono vere.

Guardate i marciapiedi e lo spazio di terra che hanno gli alberi per vivere. I giardinieri brasiliani hanno forse studiato su "testi marziani"?

mercoledì 2 settembre 2009

Emergenza siccità a Roma e nelle grandi città.
Annaffiamo gli alberi in difficoltà!
A Roma non piove da ormai troppo tempo (ma così anche in molte altre grandi città) il caldo e la siccità porteranno (se non piove nei prossimi giorni) alla morte di molti piccoli alberelli rimasti senza acqua da più di un mese ( che dovrebbero essere annaffiati o dalla ditte che si sono occupati della loro piantumazione o dal Servizio Giardini con appossite autobotti mentre in realtà non vengono annaffiati - forse alcuni si ma non tutti-). Se vedi un albero con le foglie gialle e smorte e in gravi difficoltà perdi qualche minuto della tua giornata, avvisa il negoziante o l'abitante (insomma qualcuno che ci sta vicino) di annaffiarlo e mettergli in tarda serata (quando l'aria è più fresca) un po' di acqua sulla terra o ancora meglio (se è giovane) nel corrugato che si trova alla base. Non tanta acqua, quel poco che gli basterà per resistere fino alle prossime pioggie imminenti. E se non trovi nessuno annaffialo tu! Migliaia penso saranno gli alberi che moriranno in città in seguito a questa ondata di caldo (sempre di più ampia portata e intensità). Contribuisci con un segno di civiltà e cultura a salvarne qualcuno. Molti potrebbero dire "ahh ma dovrebbero pensarci quelli del servizio giardini" "io che c'entro, ho un appuntamento, il concerto, la partita etc etc". Riempire una bottiglia d'acqua prende solo 30 secondi, scendere e svuotarla ai piedi dell'albero altri due minuti, con solo tre minuti della tua giornata potrai salvare l'albero che con pazienza e coraggio ha deciso di vivere sotto le tue finestre per continuare a regalarti ossigeno. Ora è in difficoltà perchè la pioggia ( fatta di acqua, questo lo sanno anche i bambini) che gli serve per mantenere il suo turgore e la sua vitalità non cade da diversi giorni. Aiuta a salvare un'essere vivente, salva un albero e lui te ne sarà grato nei prossimi mesi ed anni."Se l’azione di un uomo è priva di qualsiasi egoismo, se l’idea che la dirige è di una generosità senza pari e ha lasciato nel mondo tracce visibili, ci troviamo allora, senza rischio di errore, di fronte ad una personalità indimenticabile."
Elzeard Bouffier