Disco Dance a Villa Borghese?
Never never more!

Postiamo di seguito l'articolo di Alix Van Buren uscito su
"La Repubblica" Cronaca di Roma il 31 Luglio 2009
Villa Borghese una discoteca a Piazza di Siena
di Alix Van Buren
di Alix Van Buren
L´idea, se non fosse per l´incompatibilità con la tutela del parco storico, non manca di un suo fascino malandrino. Una discoteca piantata sopra ai gradoni di Piazza di Siena. Perché no? La vista, si sa, è memorabile: un fragile gioiello architettonico del Settecento, voluto dal principe Marcantonio. E poi: non è forse la piazza più bella di Villa Borghese, un giardino fra i più importanti d´Europa, con tutti i suoi tesori? Dunque perché non goderselo seduti su un divanetto bianco fra quinte di cipressi e lecci e pini secolari, con un bourbon on the rocks in una mano, magari sistemati in un "privé". Roba da sogno in stile Carosello: Piazza di Siena: "il tuo prossimo desiderio".Quel "perché no?" se l´è forse chiesto l´Art Cafè (alias Romana Gestione Esercizi S.r.L.): il locale (così sul sito web) "dove scatenare le proprie follie del divertimento fino al mattino". E così, chiudendo un occhio qua e là sulle tutele della villa monumentale, il 24 giugno proprio sui gradoni di Piazza di Siena s´è sistemato il Fontaine Blanche, "la nuova location griffata Art Cafè". Da allora, promette "una splendida terrazza con 22 tavoli, alberi secolari illuminati da calde luci, uno spettacolare scenario naturale sotto le stelle, alta ristorazione (affidata al San Marco), le migliori house selections dell´estate & tanti lussuosi privèe, in un originale stile nautico" .L´altra sera, di martedì, il circo settecentesco degli Asprucci è riservato a un party aziendale. Una società di assicurazione sanitaria distribuisce cartelle a signori brizzolati, zompettanti a piedi uniti sulla pedana della discoteca. In più, malgrado al telefono una voce gentile informi che il risto-dance funziona esclusivamente il sabato, la disco-music va "a palla" fino alle quattro del mattino quasi tutti i giorni della settimana. E che importa se automobilisti e centauri sfrecciano nel parco vietato al traffico? Che importa se le strutture poggiano sulle radici di alberi vetusti, trafitte da viti, e su siepi e mura già sbocconcellate dalle manifestazioni ininterrotte da aprile? Basta chiudere un occhio. Se poi l´autorizzazione capitolina riguarda un generico "svolgimento di attività ludiche, ricreative, di sport e spettacolo per giovani e giovanissimi", e il cartello all´ingresso parla soltanto di "campus estivo... e serate con cena e spettacolo per tutti i bambini e ragazzi dai 4 ai 14 anni" con l´insolito orario dalle 17,00 alle 00,30, beh, basta appunto chiudere un occhio. Però adesso, se davvero tutto è permesso, perché non organizzare tuffi a pagamento nella fontana di Trevi, col caldo che fa? Magari concedendo la gestione alla tal cooperativa Anita Ekberg.
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