mercoledì 13 febbraio 2008

Il sogno degli alberi felici

Ciao Paolo,
faccio alcune considerazioni personali sugli alberi che vivono in città.
1 - Intanto quella del 24 Febbraio sarà il primo incontro per riuscire a concretizzare , aggregare, unire individualità in un pezzo comune. Il termine Lega significa proprio questo. Ci sono le leghe di minerali, di metalli etc... Attualmente, come avrai visto e intuito le individualità non servono a cambiare molto. Pertanto non essendoci ancora un 'aggregato forte', non ci sarà possibilità per mancanza di tempo, fondi, energie etc...(chi ha tempo individuale da mettere a disposizione? - il tempo dicono alcuni che è denaro...) per inscenare incatenamenti, cartelli etc, mentre invece aggregando, unendo forze ed energie e soprattutto dividendo tra molti il lavoro (per la divisione del lavoro se adesso alla nascita della lega siamo in tre, le cose cambiano quando saremo in cento, non credi?)
2 - Scopo e motivo della nascita della lega è quello di veder realizzato un sogno. L'altro giorno leggevo il testo di alcune lezioni fatte da Walter Veltroni sulla politica le riporto..

'La politica vera, il tempo lo ha dimostrato, è invece quella di chi sa trasmettere alla comunità il calore di una missione collettiva e sa far sempre prevalere l’interesse generale su ciò che i sondaggi indicano come la momentanea preferenza dei più. Non abbiate paura, verrebbe da dire. Non abbiate paura di dare il senso di un cammino, non abbiate paura dell’impopolarità di un giorno o di un mese, se fate ciò che ritenete giusto. La politica è “arte regia”, non è una disciplina del marketing. Conta essere, non apparire. Nella vita, non solo nella politica.E’ la politica a non essere nulla, se si riduce a pensare ai minuti, e non trova la pazienza di piantare alberi. Un albero impiega anni per crescere. Rende molto di più tagliare quelli che ci sono, farne legna e rivenderli, senza preoccuparsi del resto, senza preoccuparsi degli altri e del domani. Tra queste cose, c’è l’esempio dei grandi uomini che di piantare alberi hanno avuto l’amore e la pazienza. A volte sapendo che alla loro ombra non si sarebbero mai potuti sedereLa politica è questo. Il suo cuore, la sua bellezza, è qui. E’ dare un senso al presente pensando al futuro. E’ pensare se stessi in relazione agli altri. La vita pubblica ha bisogno di questo. Di essere arricchita da ideali, da valori morali. Che la loro fonte sia la fede o siano i principi che nascono da una profonda “religione civile”, non c’è motivo di avere timidezza nel dirlo: dobbiamo reintrodurre l’etica pubblica nella politica. “Se vuoi costruire una nave”, scriveva Antoine de Saint-Exupery, “non devi per prima cosa affaticarti a chiamare la gente a raccogliere la legna e a preparare gli attrezzi; non distribuire i compiti, non organizzare il lavoro. Ma invece prima risveglia negli uomini la nostalgia del mare lontano e sconfinato. Appena si sarà risvegliata in loro questa sete si metteranno subito al lavoro per costruire la nave”. Pensiamo a come può cambiare il significato dei nostri comportamenti. Pensiamo al termine “conservare”. Se lo riferiamo alle condizioni del pianeta, alla pesantezza della mano dell’uomo sull’ambiente, alle risorse naturali dilapidate da uno sviluppo che da tempo non è più sostenibile, ecco che quello che è sempre stato un elemento statico, “conservare”, diventa invece un concetto positivo, innovativo. Diventa, per la politica, un valore. La politica, lo avete sentito, non deve mai dimenticare che “siamo tutti collegati come se fossimo un’unica persona”. Deve saper condividere il disagio. Deve stare in mezzo ai problemi degli individui, e cercare le soluzioni.
E il motivo per cui sto perdendo tempo e vorrei che insieme a noi altre persone perdessero il loro tempo è per veder realizzato un sogno Te ne racconto i contorni attraverso tre storie : “Il signor Paolo Rossi vede che qualcuno durante un parcheggio avventato ha buttato giù una piccola e bellissima roverella appena piantata. Allora il signor Rossi digita il 123 (un numero telefonico , come succede con i pali della luce, l’Enel ,la Telecom i servizi privati etc ) e dice 'buon giorno hanno buttato giù un albero potete intervenire?' 'L'operatore risponde e dice : “ Attenda in linea. La sua segnalazione è stata registrata a codice 34567 entro dopodomani interverremo con una squadra grazie per la segnalazione” . Altra storia : una signora, la signora Aurora Dallema , ha appena cambiato casa e scopre ( dai vicini) che da due anni sotto casa sua c'è una ceppaia di un platano che vive (è ancora vivo) indecorosamente per la sensibilità, l’estetica e lo star bene di chi ci abita ( vedere un albero pieno di foglie fa bene all’anima, mentre vedere un tronco rinsecchito e per di più per tutto questo tempo a dir poco intristisce) allora con grande letizia ( ha letto la pubblicità) chiama il 123 e segnala il fatto , ugualmente stessa risposta : “Grazie per la segnalazione signora Dallema il 23 di questo mese la squadra Beta56 con il responsabile Dott. Greci interverrà con la deceppatrice e piantumeremo un nuovo platano”. Ultima storia : un giovane studente dell'Università di Tor Vergata passando per la Circonvalazione Ostiense rimane 'abbacinato' dalla splendida fioritura di un viale di alberi. Alberi che non ha mai visto prima, lo studente viene dalla Calabria. Rimane colpito da questi alberi, vorrebbe saper come si chiamano, ma non sa come fare. Non esistono libri, mappe sugli alberi della città come quelle degli autobus , nessuno è predisposto a tale servizio. Ma c'è il 123, (anche lui lo ha letto sulla pubblicità) lui chiama e dopo qualche minuto l'operatore dice:” Attenda un attimo in linea . E dopo po’ risponde . Trovato! E' la Koelreuteria paniculata se vuole può andare presso la Casa dell'Albero che si trova in Via Ramazzini e lì troverà tutti i testi per maggiori approfondimenti.Questo è una parte del sogno: l’energia , il carburante con il quale lavorare per la formazione della lega.
3. Gli alberi non hanno partito, non stanno ne a destra ne a sinistra. Ed è inevitabile, fa parte della storia ,che (come ho riletto ultimamente nel Jacques Brosse de “La magia delle piante” un libro avvincente che consiglio a tutti di leggere) è sempre legata al progresso, che per una città, che nel 1870 ,( l'anno dell'entrata dei Bersaglieri a Porta Pia , e poi l'anno successivo quando diventa capitale d'Italia) ha 200. 000 abitanti e nell'arco di 137 anni arriva a quasi quattro milioni, ci sia uno rivolgimento urbanistico, con sventramenti, orrori, distruzioni di alberi e ville. Ricordo lo scempio di Villa Ludovisi ai primi del '900 una dei capolavori romani, famosa in tutto il mondo, distrutta per costruire e lottizzare. In questi giorni altre organizzazioni come Italia Nostra si stanno muovendo per fermare lo scempio del Pincio, veramente un 'attacco alla bellezza e al cuore della capitale.Scopo della lega, è quindi quello di creare una costruzione positiva e propositiva attraverso gruppi e commissioni di lavoro per poter migliorare la qualità degli alberi che vivono in città. Un esempio per tutti :quello delle potature, adesso in mano a ditte appaltatrici, nelle quali lavorano persone incompetenti che creano danni agli alberi. Danni permanenti che minano la salute degli stessi. Scopo dei prossimi incontri dei lavori è attraverso l'invito a partecipare a tecnici, sondando diversi pareri, quello di arrivare a un convegno-incontro sulla potatura degli alberi in città aperto ai cittadini scandalizzati e inorriditi su quello che sta succedendo sugli alberi in città. Veder potare degli alberi (degli Olmi,è successo la settimana scorsa) in fiore è qualcosa che fa male all’anima e provoca rabbia e sgomento. Anzi, orrore è il termine che ho sentito ripetere per come gli alberi vengono trattati4 Ultima considerazione , per ciò che riguarda gli alberi trapiantati qui ci sono diversi pareri, ed io sono a favore del trapianto e spiego anche perché . E' chiaro che una realizzazione architettonica è un bene comune. Poi ci sono opere necessarie e opere non necessarie. Questo è un intervento che va fatto a monte perché una volta che le delibera è approvata è chiaro che oramai l'opera è divenuta necessaria, perché inizia a far parte della cultura di chi ha approvato la delibera . Quindi prima ci si doveva chiedere se la Nuvola di Fuksas fosse o meno un’opera necessaria, una volta che un’opera così grandiosa si è messa in moto è chiaro che non si può fermare davanti ad ostacoli ambientalistici (Questo però e per fortuna è successo per opere costruite abusivamente, i cosiddetti “ecomostri” ) . Dimentichiamo forse che prima dell’Eur molto probabilmente c’era aperta campagna (paludosa ma campagna) e che la maggior parte delle alberate sono state impiantate da Raffaele De Vico? (paesaggista, tecnico e architetto comunale , ma anche esperto e amante di alberi) . A chi verrebbe in mente di smontare l’Eur perché opera non necessaria? (Le affermazioni di Alemanno nella scorsa campagna elettorale 'Se vinco smonto l'Ara Pacis di Meyer' e la rimonto in periferia sembravano solo promesse da campagna elettorale, tra l’altro poco realizzabili ) Ed è per questo che è importante agire adesso per fermare il megaparcheggio che si sta progettando per il Pincio. La prima passeggiata alla francese di Roma, che fa parte della storia botanica della città Ho un elenco risistemato ( a disposizione di chi lo voglia vedere) in ordine alfabetico tratto dal libro di Massimo De Vico Sulla storia dei giardini di Roma dell’800, sugli alberi rari che erano stati piantati dai giardinieri francesi su questa passeggiata ( palme, sequoie, gingko biloba centenari destinati come successe per Villa Ludovisi alla morte sicura) . E fa orrore , e soprattutto un insulto alla Storia della città non tenerne per niente in considerazione, un po’ come fare una pista di skateboarding sulle scalinate del Colosseo. Tornando al discorso sulle opere necessarie, molto probabilmente la metropolitana è un’opera necessaria (anzi senza il probabilmente) . In una città di 4 milioni di abitanti che diverrà nei prossimi 10 anni di 8 milioni, è 'chiaro che se non si fanno opere e struttura la città si blocca. (Son passato qualche domenica fa sul nuovo raccordo, quattro corsie, gallerie e viabilità completamente trasformata, alberi e pezzi di campagna romana scomparsi , però opera necessaria ...) Bisognerebbe agire a monte e dichiarare la città chiusa. Impedire che altri 4 milioni di abitanti ci vengano ad abitare . Ma questo è possibile? Penso proprio di no. E questo per almeno due motivi, intanto non è democratico ( su quali criteri si può impostare una “malthusaniata” – da Malthus- del genere?) e poi non è possibile a livello politico. Un politico che decide una cosa del genere fa kamikaze, un politico deve far lavorare, aprire non chiudere… comunque per arrivare alla densità di Città del Mesico c’è ancora tempo. Pertanto quando è necessario avviare lavori importanti ( c'è da dire che poi ci sono intrallazzi tra costruttori e politici e qui la speculazione e l'interesse non hanno fine) gli alberi ci vanno di mezzo. E' successo da sempre, nel medioevo i boschi francesi sono stati rasi al suolo per produrre il vetro e così l'Irlanda per costruire le galee della flotta inglese. Trapiantare gli alberi , invece, anche se ha costi elevati è un gesto di civiltà, un segno di cambiamento. Magari attualmente la tecnica è ancora non perfetta e la percentuale di attecchimento non è alta. ma se si lavora su questa strada, e lavorare significa non investire sull'effimero di propaganda ( facile citare “l’Uomo che piantava alberi” e poi non occuparsi dell’ Ibisco scomparso sotto casa e o dell’Albizia buttata giù dal camion e mai più ripiantate ) dei 9 milioni di euro (18 miliardi ) per piantumare nuovi alberi, ma molto di meno per dotare il Comune di queste macchine e di una squadra per salvare alberi come i tigli dell'Eur dall'inevitabile abbattimento, si può sperare di far continuare a vivere esseri viventi che , a differenza degli umani possono arrivare anche a 400 anni di età (età raggiunta tranquillamente dai tigli, ricordo quello di Todi piantato nel 1426 e tra un pò organizzeremo un viaggio per andare a 'incontrarlo'). Per parlare di un esempio vicino . Nel quartiere dove vivo una impresa costruttrice ha fatto uno scambio col comune per costruire case private in cambio di locali per servizi per il comune e il riscatto di un area verde attualmente di proprietà privata. Una specie di ricatto, ma conveniente ( conveniente? questo è parlare di politica) visto che pare che i municipi non hanno fondi per realizzare questi servizi. E che si stanno preoccupando degli alberi? Macchè tagliano a tutto spiano e nascondono. Qualche settimana fa sono entrato nel cantiere, dove mi hanno cacciato: “ albero tronco 20 centimetri di diametro, 40 anni di vita segato in due , mi fanno 'ah ma è caduto!' caduto con tracce di taglio della sega” Di quell'albero non rimarrà traccia o memoria (ma non succede così anche per molte persone ...? Anzi Paola Lanzara una volta mi ha detto che invece degli alberi , come per le persone rimangono degli spettri , quello che è successo per i Gingko biloba tagliati a Castro Pretorio )
Allora prendiamo a esempio quello che fanno gli alberi. non ci si può aspettare pesche rosse e sugose da un alberello appena piantato . E la lega attualmente e ancora un piccolo seme che il 24 Febbaio verrà piantato nella terra fertile e grassa (lo Shangri là luogo mitico della terra dove la vita rimaneva eterna) dell'Eur.Spero che chi ama gli alberi e pensa di potere iniziare un processo creativo che porti a un punto stabile ,fermo, chiaro, con un numero di partecipanti, dei responsabili, dei legali che supportino tali movimenti, partecipi alla creazione della lega per poter iniziare nei prossimi anni ( o anche mesi) le battaglie per la difesa degli alberi urbani. Un luogo che non sia soltanto anti , ma soprattutto propositivo. E' facile dire questo non va , tutto va male per un discorso politico e poi quando cambia il partito invece iniziare a dire ah adesso va tutto meglio (mi è capitato per caso di vedere Emilio Fede e trovo questo suo comportamento veramente indecoroso). Scopo della lega sarà quello di protestare, combattere, ma anche di collaborare, non a caso tra le sue finalità e come primo obiettivo ci sarà la realizzazione di ' Un convegno sulla politica degli alberi a Roma'. Penso che una delle cose da cambiare dell'attuale politica è quella che vede i cittadini esclusi , da ogni possibile decisione che riguarda gli alberi si dice: “ noi siamo tecnici, siamo i medici degli alberi voi che ne sapete, lasciateci lavorare in pace” . Pensa a un governo parlamentare governato da medici, probabilmente vivremmo in uno stato in perfetta salute, ma dove sarebbero gli ideali, la costituzione, l'unità di una nazione. E questo perché abbiamo perso la cultura degli alberi, attraverso la specializzazione si è deciso che ad occuparsi degli alberi dovessero essere solo dei tecnici ( poi che tecnici, non è un paradosso che il direttore del servizio giardini di Roma sia un architetto? “ Che c’azzeccano- direbbe il Ministro Di Pietro – gli architetti con gli alberi? ” I grandi direttori di una volta erano tutti giardinieri con anni e anni di specializzazioni sul campo . E per diventare direttore bisognava fare più di un concorso e avere diplomi e attestati. Ricordo soltanto Alfredo Kelbing l’ideatore dei giardini di Piazza Vittorio (poi finiti da Carlo Palice) che dedicò la sua vita a questa realizzazione e morì prima di poterla realizzare). Così come succede per gli uomini che sono governati dai politici (supportati dai tecnici) bisognerà dare più spazio a far partecipare i cittadini alla politica degli alberi che vivono in città . E questa si chiama democrazia, partecipazione....Ancora, un' altra parte del sogno è un convegno nel quale l'Assessore , e il direttore del servizio Giardini possano rispondere a tutte, dico tutte le domande dei cittadini. Una per esempio : i 9 milioni di euro (spesso si dice che non si hanno soldi per fare manutenzione agli alberi, 9 milioni di euro sono 18 miliardi , non poco.... ) per la nuova piantumazione come sono stati spesi? Quali alberi e dove sono stati comprati? Non sarebbe stato più semplice o non lo è avviare un vivaio comunale , magari su un terreno comunale a costo zero, per poter poi nel futuro piantare alberi. autoctoni e comunali, nati da seme ( e quindi più resistenti rispetto a quelli nati da talea) senza andare ad arricchire i vivai (è una fortuna l'ecologia per i vivai in questi ultimi anni , tanta, tanta 'trippa per gatti' avrebbe detto il sindaco Ernesto Nathan) , che molto probabilmente in cambio di questo 'insperato arricchimento' danno percentuali che poi servono a finanziare i partiti? Ho letto l'articolo di Gianni Biuso sull'etica e il finanziamento dei partiti che mi hai mandato . E a questo proposito, c'è una intuizione che mi dice che quella degli alberi e del compostaggio (altra macchina messa in piedi senza che i cittadini abbiano saputo nulla) possa essere un modo 'per finanziare i partiti. Chi va a controllare quanto costa un albero, quanti attecchiscono e chi ci guadagna sopra? Gli alberi dico sempre, sono noccioline 'Peanuts' , come dicono gli americani e sulle noccioline si può guadagnare facilmente : “pianto 10 roverelle costo 300 euro l'una per un totale di 3000 euro . Dopo tre mesi 7 muoiono chi controlla ? Chi controlla che in realtà quelle roverelle costino 300 euro e non 150 come le vende il vivaio XBC di Pistoia?” Può essere che questo in realtà non succeda e sia soltanto “la solita dietrologia” però perché i cittadini non possono accedere a questi dati?.
Un altro degli scopi fondamentali della lega sarà inoltre la realizzazione di un regolamento sugli alberi urbani. Un regolamento da diversi anni annunciato ma finora ancora non realizzato. A Roma per ciò che riguarda gli alberi ( anche se c’è l’ articolo 22 di polizia urbana che prevede multe e sanzioni) tutti possono fare tutto! Se giro con una motosega e in una notte taglio alberi secolari, tutt'al più riceverò una multa o uno scappellotto dalle autorità competenti. Se un uomo uccide una persona e lo fa in maniera intenzionale riceve l'ergastolo, se taglia un albero monumentale ( vedi i platani di villa Borghese, per niente protetti , sulle brochure Zetema del Comune neanche compaiono) multe e scappellotti. Ho sentito (direttamente dalla sua voce in un incontro pubblico) della proposta di legge del Ministro De Castro che trasformava reati su danneggiamenti ad alberi monumentali, da pecuniari a penali, non so però se è stata approvata, visto la caduta del governo) Insomma come vedi molto c'è da fare. Questa mail è uscita di getto, di solito le cose scritte di getto sono fresche e veraci (come le vongole è ora di pranzo, si capisce?) però necessitano di approfondimenti e chiarimenti.
Pertanto invito tutti a partecipare all'incontro del 24 un incontro vista la dimensione rivolta però a poche persone (Max 30) quindi è bene mandare una mail di conferma.
Ficus carica.

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