martedì 7 aprile 2009

Salviamo la Farnia più grande di Roma!

La Farnia (Quercus peduncolata) di Via Jovenci al Quadraro, probabilmente la più grande di Roma e con una età stimata intorno ai 400 anni di età è caduta Domenica 29 Marzo verso l'ora di pranzo. Una caduta prevedibile , dato che l'esemplare di quercia semplicemente maestosa che in altre nazioni civili avrebbe avuto una considerazione e un rispetto maggiore, si trova su un'area privata. Da diversi anni nessun tipo di manutenzione (rimozione del secco, alleggerimento della chioma) era stato eseguito. Non solo il proprietario si rifiutava di far entrare tecnici per valutare lo stato di salute dell'immenso albero, ma da qualche tempo,degli extra comunitari abusivi che abitavano in una costruzione fatiscente che si trovava proprio sotto l'enorme tronco della Quercia, molto probabilmente hanno iniziato a fare lavori di scavo o costruzione togliendo terra, danneggiando l'apparato radicale dell'albero e mettendolo in condizione di instabilità. Così che durante una giornata particolarmente ventosa (ma neanche più di tanto visto che ad altri alberi non ha fatto nulla) una folata di vento più forte del solito ha investito la folta chioma dell'albero che è così stato spazzato verso terra, crollando su una casa e un muretto adiacente (non prima del rapido fuggi fuggi degli extracomunitari che si trovavano nella casupola che, forse sentendo il terrno vibrare sono riusciti a scappare prima che il tronco rovinando sulla casupola li beccasse in pieno). E tutto questo nel 2009, quando in una città come Roma, si pretende che anche l'accessorio più remoto sia a norma. Ad un articolo uscito il giorno dopo sul Messaggero non è seguito poi nessun'altro movimento. Nessun intervento o parola del Sindaco o dell'Assessore all'Ambiente che riguardasse questo evento su nessun mezzo stampa, per segnalare interventi o attenzione per un albero che ancora oggi è considerato tra i più antichi di Roma, albero amato e rispettato da tutti gli abitanti del quartiere:l'antico Quadraro. Si è parlato di lutto, molte persone hanno pianto, ma da parte delle autorità nulla, il vuoto più totale.E' un brutto segno, segno di un'inciviltà che avanza, quando un patriarca vegetale di tali dimensioni, età e bellezza cade e nessun amministratore (dal più grande al più piccolo) rilascia a mezzo stampa dichiarazione di cordoglio e di intervento. Ancora più grave che sia potuto succedere quello che è successo, che la farnia più grande di Roma non fosse protetta, segnalata come albero monumentale e dichiarata patrimonio comune. Non penso che con questa notiza facciamo una bella figura in Europa. E' il nostro antropocentrismo che ci impedisce di considerare bene e patrimonio comune un albero di 400 anni che ha visto, sentito e vissuto ed ancora vive eventi, storie ed immagini che ci appartengono. Un albero che però anche se è caduto ed è già stato amputato nella sua ampia chioma, non è morto! Una parte delle sue radici è ancorato bene ancorata al terreno. Le suo foglie sono verdi, segno che è ancora vitale. Per questo che con un gruppo di cittadini del Quadraro abbiamo creato un Comitato per la difesa della Quercia del Quadraro. Un comitato che si occuperà con un fine tecnico e valutativo e poi operativo se sarà possibile far tornare in vita questo patriarca vivente, attualmente sofferente ed adagiato. Si può aderire al Comitato per la difesa della Quercia del Quadraro attualmente attraverso un gruppo aperto su Facebook o mandando una mail a amicideglialberi@hotmail.
Mercoledì 8 Aprile alle ore 17.00
ci sarà un primo incontro del Comitato
nel parco chiamato il "Giardino dei Ciliegi"
Via Re Filippo /traversa Via dei Quintili.


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