giovedì 9 ottobre 2008

No al taglio dei Pini storici
alla Pineta Sacchetti

La Pineta Sacchetti per la sua storia, la bellezza e il fascino che ancora esercita si può considerare a tutti gli effetti un monumento naturale. Basta prenderne parte vivendola o passeggiandoci in mezzo con gli occhi rivolti verso il cielo per rendersene conto. Il sesto con il quale sono stati sistemati i pini , i loro tronchi, il loro andamento obliquo e la loro grazia ci fanno comprendere che non siamo in mezzo a degli alberelli qualsiasi ma a un complesso arboreo che per qualità e paragone non ha esempi in tutta la città. Forse gli si potrebbe paragonare la Pineta di Villa Pamphili , negli ultimi anni deturpata da tagli giustificati da pseudo messe in sicurezza, ma basta viverle entrambe per rendersi conto della loro differenza e per valutarne la sua storicità . La Pineta Sacchetti è quindi un monumento naturale e quando si parla di monumenti e in questo caso naturali bisogna tenerne conto quando si tratta di fare delle nuove scelte urbanistiche che servano a migliorare la viabilità della città. A chi verrebbe in mente di mettere una putrella( anche se è stato fatto all'altezza della Pantanella sulla tangenziale, ed è ancora uno degli"orrori per l'occhio" della città) tra i due archi delle Mura Aureliane (un monumento storico) a Porta Metronia per poter allargare il passaggio per migliorare il traffico congestionato? Come sempre la nostra visione antropocentrica ci dice che mentre le tracce storiche e archeologiche degli uomini non si devono e non si possono toccare lo stesso non si possa fare con gli alberi .Eh! ma in fondo sono solo degli alberi "ne tagliamo 5 ne ripiantamo 10 che ce frega!" che trasportato nella "visione umana" starebbe a dire "che ce frega d' a bocca d' a verità ce famo la calce " ( ed è quello che in realtà succedeva con le statue a Roma ancora fino alla fine del 700) "e s'a rifamo en vetro resina, così cia potemo pure legge l'oroscopo" . Eh ma qualcuno potrebbe obiettare ma non è la stessa cosa. La pineta ha solo cent'anni e se tagliamo gli alberi poi ne ripiantiamo di nuovi . O albero vecchio o albero giovane che cambia? Sempre alberi sono! E a questo punto che entra in ballo la Storia. E' grazie alla Storia che finora non abbiamo ancora assistito al restauro originale del Colosseo. I mezzi architettonici e le tecnologie costruttive, insieme a fondi privati di sponsor, lo permetterebbero e così l'entusiasmo di milioni di cittadini da una parte e lo sdegno di altri milioni dall'altra parte . Finora (e per fortuna) non è ancora successo proprio perchè esiste una Sovraintendenza (ovvero che intende sopra , o meglio si occupa di gestire il patrimonio storico e architettonico) che mai lo permetterebbe. E se la storia è fondamentale per capire e vivere il presente bisogna far si che il suo raggio di azione si allarghi anche agli alberi in una visione che modifichi il suo un punto di vista antropocentrico e che tenda a considerare gli alberi storici e i monumenti naturali un patrimonio naturale da preservare per il nostro bene e quello dei nostri figli.
Per le prossime iniziative e appuntamenti
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COMITATO PER LA SALVEZZA DELLA STORICA PINETA SACCHETTI
formato da 12 Associazioni operanti nel territorio da anni che si batte per la salvaguardia del Parco del Pineto contro il progetto del raddoppio della Via Pineta Sacchetti che prevede l'abbattimento di decine di alberi secolari.
Maggiori informazioni : Roberto Gentile robin@nelpineto.it

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