martedì 14 ottobre 2008

Strage di alberi
sugli argini del Torrente Cervada

Riceviamo dal signor Scottà di Treviso questa mail che pubblichiamo:

"In questi giorni si sta commettendo un orrendo crimine ambientale nella zona tra il comune di Conegliano e quello di Vittorio Veneto (TREVISO).Da circa una settimana gli operai inviati dal Magistrato delle Acque di Venezia stanno disboscando interamente muniti di ruspe e seghe elettriche gli argini del torrente Cervada. Sono già stati abbattuti alberi secolari e piante e cespugli autoctoni davanti gli occhi increduli degli abitanti del posto, impotenti di fronte a tanta barbarie, e si continua in direzione del comune di S.Vendemiano. I lavori di distruzione iniziano alle 7 del mattino e si protraggono fino alle 17 del pomeriggio, tutti i giorni."
Questo invece l'articolo uscito su Oggi Treviso del 13 Ottobre:
DISBOSCATI GLI ARGINI DEL TORRENTE CERVADA
Gli abitanti del posto hanno assistito all'abbattimento di alberi secolari, piante e cespugli autoctoni In questi giorni gli ambientalisti stanno protestando contro quello che definiscono "un orrendo crimine ambientale". Un disboscamento che sarebbe in corso nella zona tra il comune di Conegliano e quello di Vittorio Veneto, nella nuova Isola Ecologica ubicata a S.Giacomo di Veglia in direzione Scomigo.Da circa una settimana, a quanto sostengono gli ambientalisti, gli operai inviati dal Magistrato delle Acque di Venezia, muniti di ruspe e seghe, stanno disboscando gli argini del torrente Cervada. Gli abitanti del posto hanno assistito "increduli- sottolinenao gli ambientalisti" all'abbattimento di alberi secolari, piante e cespugli autoctoni: i lavori di pulitura dell'argine iniziano alle 7 del mattino e si protraggono fino alle 17 del pomeriggio, tutti i giorni.
E quello su
La Tribuna di Treviso del 14/10/08
Raso al suolo un bosco lungo l’argine del torrente Cervada, decine di piante, alcune quasi secolari, sono state abbattute nei lavori di sistemazione del corso d’acqua. Dalla scorsa settimana è in fase di attuazione nel tratto al confine tra Conegliano e Vittorio Veneto l’opera di “pulizia” del Cervada, che ha portato ad un vero e proprio disboscamento.
“C’erano alberi grossi così – ammette un escavatorista allargando le braccia per mostrare che alcuni tronchi avevano un diametro di oltre due metri – i lavori sono commissionati dal Genio civile, erano anni che non era effettuata la manutenzione”.
Allarmati alcuni residenti che hanno visto scomparire un’area verde e si sono improvvisamente visti fuori di casa i macchinari. “Abbiamo comunicato l’episodio ai Verdi, sono state abbattute piante secolari – afferma una giovane della zona – . Nessuno ci ha avvisato di questi lavori, siamo stati destati dal rumore delle ruspe”. Il torrente Cervada, uno degli affluenti del Monticano, nasce a Vittorio Veneto, proseguendo il suo corso verso la zona del Menaré tra l’autostrada A27 e l’Alemagna attraversando Conegliano e San Vendemiano. L’area attualmente interessata dall’opera riguarda il confine tra Scomigo e San Giacomo di Veglia, tra Via Cal Larga e la strada vicinale San Giacomo di Rovere. Oltre alla pulizia nel letto del torrente con uno scavo, è stato completamente raso al suolo un bosco nella sponda est, in territorio coneglianese. I tronchi degli alberi tagliati e le varie piante estirpate sono ancora visibili in un terreno adiacente al torrente. Scomparsa così la flora e la fauna, i lavori stanno proseguendo in questi giorni con ruspe che sollevano di peso gli alberi. La zona del Comune di Conegliano: “Dal punto in cui il torrente Cervada interseca il confine tra i Comuni di San Vendemiano e Conegliano si prosegue lungo la mezzeria del torrente stesso fino ad incontrare l’A27, quindi lungo il tracciato di questa fino al confine con il Comune di Vittorio Veneto” era stata dichiarata nel 2005 dalla Commissione provinciale per l’apposizione e la revisione dei vincoli paesaggistici di “notevole interesse pubblico ai fini della tutela e della valorizzazione paesaggistica”.
La stessa commissione presieduta dall’assessore Marzio Favero dichiarava: “Dovranno essere incentivate misure di salvaguardia e valorizzazione dei corsi d’acqua naturali e dei torrenti”.

1 commento:

laura ha detto...

ciao! mi permetto di segnalare un evento in linea con il vostro essere ambientalista. buon lavoro!e grazie!
la presentazione di un libro!:

Lo Stivale di Barabba è un saggio collettivo di molti autori appena uscito per Arianna Editrice.
(fra i molti: Tamino, Salvador, Pallante, il PM di Terni Massini, Ruzzenenti, Cedolin, Paul Connett,la Dott.ssa Gatti -senza voler far torno a tutti gli altri validissimi esperti del settore-)

Il saggio è stato curato da Stefano Montanari che ne è anche l'ideatore.

L'importanza e l'ambizione di questo libro è tentare di evitare disastri come in Campania, semplicemente illustrando fatti e non opinioni (oltre 2000 Comuni in Italia applicano già la migliore gestione dei materiali post utilizzo, e più i Comuni sono "bravi" meno pagano i cittadini come tariffe).

L'incenerimento, tanto "spinto a media unificati" è puramente profitto privato con denaro pubblico.
Senza incentivi occulti (e contro la direttiva 2001/77/ce) nessuno si sognerebbe di adottare una tecnica così immotivata, anacronistica e pericolosa.
Non è ozioso ricordare, che questa vera e propria truffa è costata ai contribuenti 53 miliardi di euro dal 92 al 2007 e che non è stata affatto fermata.
Anzi, prosegue in accordo "bipartisan".

Con la dovuta competenza e volontà politica di rispettare leggi, normative e interessi collettivi questo libro sarebbe del tutto inutile.
In questo Paese invece, un libro come questo è importantissimo: è una speranza di cambiamento.

Verrà presentato il
29 ottobre al Caffè Fandango,
nella centralissima Piazza di Pietra a Roma,
alle 17:30.

Contestualmente al lancio della petizione contro il costosissimo vicolo cieco del ritorno al nucleare, promossa dal movimento politico Per il Bene Comune, e ad un pezzo teatrale del Collettivo Kipiùnehapiùnemetta dal titolo molto esplicativo a livello locale:

"Malagrotta, no!"

Poi, per chi si vorrà fermare, aperitivo e buffet a 10 Euro.